Il giorno di San Martino è tradizionalmente il giorno in cui si provano i vini dell’ultima vendemmia. Come ricordano anche i versi del Carducci nella sua celebre poesia intitolata appunto “San Martino”, questo è un giorno di allegria:
[…] “per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.”
La menzione tradizionale “vino novello” o semplicemente “novello”, può essere utilizzata esclusivamente per i vini D.O.P. o I.G.P., i cui disciplinari di produzione prevedano espressamente tale qualificazione.
Il vino novello ha una durata breve, una sensibilità alla maturazione ed una fragranza non duratura, è bene quindi consumarli entro i primi 6-12 mesi di vita. Il novello va servito a 14 C° nel calice medio foggiato a tulipano. Non va stappato in anticipo e non va messo nel decanter.
Il vino novello ha un tipico profumo frutto-floreale ed è ideale per accompagnare una cucina semplice e informale. In particolare si sposa bene con gli antipasti, i formaggi e i salumi, o meglio con le tradizionali caldarroste.